La festa della Madonna della Salute a Venezia
21 Novembre: festa della Madonna della Salute
Il 21 novembre a Venezia si celebra quella che è la più sentita festa religiosa della città. Se altre festività come il Redentore sono diventate occasioni di arrivi in massa di turisti, la Madonna della Salute è invece una giornata tipicamente veneziana dedicata al pellegrinaggio rituale alla basilica appunto della Salute che si trova nei pressi della punta della Dogana, ben visibile da tutto il bacino di San Marco.
Anche in questo caso, come per il Redentore, l’origine della festa è un voto alla Madonna fatto dalla città per essere liberata da una terribile pestilenza, quella del 1630, resa famosa dal Manzoni ne “I promessi sposi”. Il morbo imperversava in tutta Europa e Venezia era stata messa duramente alla prova. E così il Doge Nicolò Contarini espresse il voto della costruzione di un tempio dedicato alla Madonna. Nel marzo 1631 fu posta la prima pietra con la benedizione del patriarca Giovanni Tiepolo e la chiesa venne ultimata nel 1687. La basilica in stile barocco, realizzata su progetto dell’architetto Baldassarre Longhena, con una insolita per Venezia pianta centrale ottagonale, è ricca di simboli e merita un discorso a parte che verrà sviluppato in un prossimo articolo. L’icona della Madonna nera che viene venerata al suo interno è la Madonna Mesopanditissa di scuola greco-bizantina proveniente dall’isola di Creta e fu portata a Venezia da Francesco Morosini nel 1672.
La processione che parte da San Marco arriva fino alla basilica percorrendo un ponte di barche che attraversa il Canal Grande e congiunge Santa Maria del Giglio e calle del traghetto che porta in campo San Gregorio poco distante dalla chiesa meta del pellegrinaggio.
Nella basilica per tutto il giorno ininterrottamente si svolgono diverse messe perché tutti i fedeli che giungono in orari diversi, possano seguirle.
Nei pressi della chiesa vi sono numerose bancarelle che vendono le immancabili candele votive nonché palloncini e dolciumi che rendono la festa ancora più allegra per le famiglie che vi si recano.
Il piatto tipico della festa, oggi non più tanto in voga, è la castradina ovvero carne di montone castrato salmistrata servita con un contorno di cavolo verza.
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