Aristotele, Holmes e CSI
Aristotele e l’improbabile verosimile
Aristotele nella sua “Poetica” afferma più volte che nella narrazione “si deve preferire l’impossibile verosimile al possibile incredibile” (60a) e che talvolta quel che viene detto illogico “non è illogico perché è verosimile che accada qualcosa contro la verosimiglianza.” (61b) Facendo un salto logico che estende il pensiero al metodo scientifico e a quello investigativo potremmo asserire che il più probabile, anche se impossibile, dev’essere la verità. Questo significa che nella considerazione di ipotesi legate all’analisi dei dati sperimentali niente è impossibile e che è più costruttivo avanzare ipotesi improbabilmente possibili piuttosto che incredibilmente possibili tenendo presente che nella scienza non c’è coincidenza tra falso e impossibile.