Cronologia dell’Unione Sovietica
Cronologia dell’U.R.S.S.
(tratta dal nostro CD-Rom "Perestrojka")
1917 8 marzo: Rivoluzione di Febbraio; 15 marzo: Nicola II è costretto ad abdicare in favore del fratello, il granduca Mikhail che rifiuta il trono; 7 novembre: Rivoluzione d'Ottobre.
1918 16 luglio: lo zar Nicola II viene fucilato con la sua famiglia a Jekaterinburg (oggi Svjerdlovsk); dicembre conclusione dell'armistizio con la Germania.
1918 3 marzo: trattato di pace tedesco-sovietico di Brest-Litovsk.
1917-1921 guerra civile e nascita della CEKA (polizia politica) guidata da Feliks Dzerdzinskij.
1921 Lenin inizia la NEP (Nuova Politica Economica); marzo: rivolta dei marinai di Kronstadt; carestia.
1922 febbraio: funzioni della CEKA trasferite alla GPU; 30 dicembre: nasce l'URSS.
1924 21 gennaio: morte di Lenin; a capo del governo sale la trojka composta da Kamenev, Zinovev e Stalin.
1924-1927 rafforzamento della linea staliniana contro quella trotzskijsta.
1928 fine della NEP, istituzione dei piani quinquennali.
1929 deportazione di Trotzskij.
1927-1930 annuncio del piano di collettivizzazione e di industrializzazione; persecuzione dei kulaki; primi processi politici.
1930-1932 carestia senza precedenti.
1934 la GPU diventa NKVD (commissariato del popolo per gli affari interni); dicembre: assassinio di Kirov.
1936 condanna di Kamenev e Zinovev.
1937 condanna di Pjatov e Radek.
1938 condanna di Rykov e Bukarin.
1936-1938 grandi purghe.
1939 patto tedesco-sovietico (Molotov-Ribbentrop) .
1941 rottura del patto e invasione tedesca. Particolarmente duro fu l’assedio di Leningrado.
1942-1943 l'Armata Rossa passa da una prima fase difensiva ad una offensiva e dopo l'assedio di Stalingrado sconfigge l'esercito tedesco.
1945 febbraio: Churchill, Roosevelt e Stalin si incontrano a Yalta e definiscono il nuovo assetto dell'Europa del dopo guerra; maggio: l'Armata Rossa conquista Berlino; luglio: nuovo incontro a Potsdam di Churchill, Truman e Stalin.
1946 nuove purghe affidate a Zdanov; il discorso di Churchill a Fulton dà l’avvio alla guerra fredda.
1947 nasce il Cominform.
1953 5 marzo: morte di Stalin; direzione collegiale tra cui figurano Malenkov, Berija e Molotov; Krusciov diviene primo segretario del partito e Malenkov capo del governo; estate: processo e fucilazione di Berija.
1954 nasce il KGB.
1955 il potere resta in mano a Krusciov e Bulganin (che prende il posto di Malenkov); maggio: si costituisce il Patto di Varsavia come controparte della Nato (sorta nel 1949).
1956 febbraio: XX Congresso del PCUS: Krusciov denuncia i crimini staliniani; ottobre: agitazioni represse in Polonia; novembre: repressione dei moti ungheresi.
1957 lancio del primo satellite artificiale (Sputnik).
1958 Bulganin viene allontanato e Krusciov assume la sua carica.
1960 inizio della crisi nei rapporti russo-cinesi.
1961 primo volo umano nello spazio (Gagarin); Krusciov incontra Kennedy a Vienna; muro di Berlino.
1962 crisi russo-americana di Cuba.
1964 il 15 ottobre Krusciov è costretto a dimettersi e salgono al potere Breznev come segretario del Partito e Kosygin come presidente del Consiglio dei ministri.
1954-1964 è il periodo chiamato del disgelo.
1965 inizio persecuzione dei protagonisti del disgelo.
1966-1967 ondata di processi dimostrativi.
1968 i dissidenti iniziano i loro contatti con l'Occidente; agosto: primavera di Praga; abbandono della linea Kosygin.
1972 inizia una nuova campagna di repressione dei dissidenti pianificata dal capo del KGB Andropov; maggio: Nixon incontra Breznev a Mosca per discutere il trattato SALT I.
1973 giugno: incontro al vertice tra Nixon e Breznev a Washington e accordo per la prevenzione della guerra nucleare.
1974 novembre: Breznev e Ford si incontrano a Vladivostok.
1975 Conferenza di Helsinki.
1970-1980 periodo della distensione.
1979 giugno firma del trattato SALT II (che non sarà poi ratificato dal senato americano); dicembre: invasione dell'Afghanistan.
1980 l'America boicotta le Olimpiadi di Mosca.
1981 dicembre: in Polonia Jaruzelski prende il potere con l'appoggio di Mosca.
1982 novembre: morte di Breznev; sale al potere Andropov.
1983 settembre: abbattimento dell'aereo sud-coreano; installazione degli euro-missili.
1984 febbraio: morte di Andropov; sale al potere Cernenko.
1985 marzo: morte di Cernenko e salita al potere di Gorbaciov; agosto: Shevarnadze sostituisce Gromyko agli esteri; novembre: accordi russo-americani di Ginevra.
1986 febbraio: XXVII Congresso del PCUS; aprile: incidente di Chernobyl; sommosse di Alma-Ata; ottobre: incontro russo-americano di Reykjavik; novembre: Gorbaciov e Rajiv Gandhi firmano la Dichiarazione di Delhi; dicembre: scarcerazione di Sakharov.
1987 giugno: Plenum del Comitato Centrale: introduzione di glasnost e perestrojka; novembre: 70° anniversario della rivoluzione bolscevica; dicembre: firma a Washington del trattato sull'eliminazione degli euro-missili.
1988 maggio: vertice a Mosca tra Reagan e Gorbaciov; ottobre: Gorbaciov convoca le elezioni di un nuovo Congresso dei rappresentanti del popolo e di un rinnovato Soviet Supremo; ostilità armeno-azere; il Soviet Supremo lo nomina capo dello Stato; dicembre: incontro a New York tra Bush e Gorbaciov interrotto dal terremoto in Armenia.
1989 gennaio: in Polonia il primo segretario Jaruzelski apre ufficialmente il dialogo con Solidarnosc e Walesa; marzo: prime elezioni libere in Urss; maggio: accordi russo-cinesi e visita di Gorbaciov a Pechino; giugno: le elezioni in Polonia si concludono con la vittoria di Solidarnosc, mentre in Ungheria si celebra Nagy il riformatore dei moti del '56 e si prevede la convocazione di libere elezioni; agosto: in Polonia il cattolico Mazowiecki è nominato primo ministro nel primo governo non comunista dell'Europa dell'Est; 9 novembre: caduta del muro di Berlino mentre in Bulgaria il nuovo governo riformista, salito al potere con un colpo si stato, promette libere elezioni; dicembre: visita di Gorbaciov in Italia, colloquio con il Papa e vertice con Bush a Malta mentre in Cecoslovacchia incalza il cambiamento: si dimette il presidente della repubblica, Husak, e il nuovo primo ministro, Calfa, guida una coalizione non comunista, Dubcek è nominato presidente all'Assemblea federale e Havel presidente della Repubblica; nello stesso mese la Romania è sconvolta da una sollevazione popolare repressa con crudeltà da Ceausescu e che terminerà con l'esecuzione del dittatore e la formazione di un nuovo governo riformista che annuncia libere elezioni.
1985-1989 Gromyko capo dello Stato.
1988-1989 accordo e ritiro delle truppe sovietiche dall'Afghanistan.
1989-1990 caduta dei regimi dell'Est: Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Bulgaria e Romania e caduta del muro di Berlino.
1990 gennaio: incidenti di Vilnius; marzo: Gorbaciov è nominato presidente dell'URSS e il Soviet Supremo abolisce l' articolo 6 della Costituzione (fine del monopolio politico del PCUS); maggio: vertice sul disarmo a Washington tra Bush e Gorbaciov; luglio: incontro tra Gorbaciov e Kohl per la riunificazione della Germania; settembre: vertice ad Helsinki Bush-Gorbaciov sulla crisi del golfo; novembre: Gorbaciov compie una seconda storica visita in Vaticano.
1991 gennaio: guerra del golfo; giugno: Eltsin viene eletto presidente della Repubblica Russa (RSFSR); luglio: Gorbaciov è invitato ad assistere al vertice dei G7 a Londra; firma a Mosca del trattato Start tra Bush e Gorbaciov; agosto: golpe; dicembre: dimissioni di Gorbaciov e fine dell'URSS; nasce la CSI (in russo SNG).
1985-1991 denuncia dei crimini staliniani, liberazione dei dissidenti (fra i quali Sakharov), apertura all'Occidente, fine dell'incubo nucleare, riforme politiche ed economiche, liberalizzazione della vita culturale e spirituale.
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