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Cenni storici su Kiev

Breve storia di Kiev

La prima occupazione del territorio ukraino risale agli Sciti attorno al VII secolo a. C. che commerciavano con i Greci sul Mar Nero. Durante il II secolo a. C. gli Sciti si spostarono verso la Crimea ed il territorio di Kiev venne occupato dagli Slavi. Secondo la “Cronaca degli anni passati”, un prezioso testo del XII secolo redatto dai monaci di Kiev, la città venne fondata lungo il fiume Dnepr nel V secolo dai tre principi slavi fratelli: Kij, Scek e Choriv. Essa prese il nome dal maggiore dei tre fratelli, Kij. La storia della città è indissolubilmente legata al fiume e alle vie d’acqua, le cosiddette “vie dell’ambra”, che collegavano i Paesi del Nord a Bisanzio, il Mar Baltico al Mar Nero.

Già nel IX secolo Kiev è un importante centro commerciale e nel 882 divenne la capitale del regno di Rus’. Nel 998 con Vladimiro I, che sposò la figlia dell’imperatore di Bisanzio Basilio II, il cristianesimo divenne la religione di stato e la prima cattedrale, dedicata alla Vergine, sorse tra il 990 ed il 996. Kiev continuò ad espandersi sotto il principato del successore di Vladimir, Jaroslav il Saggio (1019-1054) fino a divenire sette volte più grande. In questo periodo si inizia la costruzione della cattedrale di S. Sofia, della Porta d’oro, simile a quella di Bisanzio, e della lavra delle Grotte. Alla morte di Jaroslav seguirono anni di lotte per il potere che terminano con Vladimiro II Monomach (1113-1125) sotto il cui regno la Rus’ raggiunge la sua massima espansione prima della dominazione mongola. A questo periodo si fanno risalire importanti opere letterarie come le “Cronache del monaco Nestore” e il “Canto della schiera di Igor”. Il ruolo di capitale Kiev lo perde alla morte di Vladimiro II e nel 1169 Andreij Bogoljubov, principe di Suzdal, trasferisce il potere a Vladimir. Alla perdita del potere segue una perdita dello sfarzo nelle costruzioni come si nota nella chiesa di S. Cirillo edificata tra il 1146 ed il1171. Nell’autunno del 1240 le orde mongole di Batu Kahn assediano e conquistano Kiev distruggendola. Dal 1243, su permesso del Kahn, la città passò all’amministrazione del principe di Vladimir e Suzdal. Nel 1362, con l’indebolirsi del potere mongolo, Kiev venne invasa dai Lituani e nel 1569, all’unificazione di Lituania e Polonia, passò sotto il potere polacco. Nel 1648 iniziarono le rivolte popolari in Ukraina che culminarono nel 1654 con l’unificazione di Russia e Ukraina. I fermenti rivoluzionari ottocenteschi che toccarono Mosca e S. Pietroburgo si fecero sentire anche a Kiev. Nel 1821 qui fondarono la loro Società i futuri decabristi e nel 1846 sorse un’altra Società segreta a cui appartenne anche il famoso Taras Sevcenko poeta e rivoluzionario ukraino. Il primo circolo marxista sorse nel 1889 e i disordini del 1905 ebbero anche qui eco. Il potere sovietico venne instaurato a Kiev nel gennaio del 1918 e nel ‘22 entrò a far parte dell’Unione Sovietica. A partire dal giugno del ‘41 Kiev subì per 82 giorni i bombardamenti tedeschi e nel settembre del ‘41 subì anche una breve ma penosa occupazione da parte dei tedeschi che massacrarono la popolazione, più di 200000 furono i caduti. Nel novembre del ‘43 la città fu definitivamente liberata. Kiev fu velocemente ricostruita e divenne uno dei maggiori centri industriali dell’Unione Sovietica. Dopo il golpe dell’agosto 1991 l’Ukraina proclamò la sua indipendenza dall’Urss e nel dicembre dello stesso anno il suo presidente assieme a quello russo e bielorusso decretarono la fine dell’Urss.

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