L’autunno del Grillo
Se la democrazia digitale fa flop…
Grillo dal suo blog prevede un fosco autunno. Le sue accuse al PDL e al PD-L appaiono però come lance sempre più spuntate. Dire che il governo si è fatto senza di lui è una inutile banalità visto che è stato il suo partito a porsi da solo fuori dei giochi.
Rifiutando la mano tesa di Bersani ha consegnato il PD all’alleanza con il PDL, evento a Grillo necessario e oserei dire calcolato per continuare a tuonare contro la classe politica imperante e per tenersi fuori dal governo reale del paese. L’esercito brancaleonesco dei grillini infatti si sarebbe probabilmente trovato impreparato alla prova dei fatti di una partecipazione attiva al governo. Molto meglio stare all’opposizione ironizzando e inveendo contro tutto e tutti. La cosa che poi trovo più divertente, si fa per dire, è che i proclami del duo nazionale Grillo e Casaleggio sono in linea di massima indiscutibili e prevedono la cacciata unanime e istantanea degli eretici. Quando però si tratta di decidere sugli emolumenti, anche contro il parere del duo, lo schieramento degli eretici diventa connesso e compatto e le deroghe al verbo del leader appaiono giuste e doverose. Ahimè, sembra proprio che il potere logori chi non ce l’ha ma corrompa inevitabilmente chi lo detiene, anche se da pochi giorni. Se davvero ha ragione Grillo nel prevedere un autunno caldo temo che questa volta nel mucchio dei contestati finiranno anche lui e i suoi, rei di non aver reso credibile e operativa la protesta degli elettori. Il nuovo governo è un ibrido indefinito con molti dei soliti noti in posti chiave ma sempre meglio del nulla, almeno per il tempo necessario alle riforme. Continuo sempre a chiedermi quando l’Italia potrà finalmente liberarsi dal giogo dei corrotti, degli inaffidabili, dei parolai e dei demagoghi e dare vita a una democrazia matura?
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