Gimp vs Adobe Photoshop
Gimp e Adobe Photoshop a confronto
Chi lavora nel settore della grafica ha assoluta necessità di un programma di fotoritocco. Non c'è dubbio che al primo posto nel cuore dei professionisti che lavorano con Windows e Mac ci sia Adobe Photoshop, da anni leader indiscusso. La sua facilità d'uso, la potenza, i molti strumenti e filtri lo rendono un programma ideale. L'unico difetto, se così si può dire, è il prezzo che però non è stellare per le tasche di un professionista del settore.
Linux, che aveva bisogno di un suo programma si è invece appoggiato a Gimp che un po' alla volta ha acquistato terreno, è diventato disponibile anche per le altre piattaforme ed è oggi un valido concorrente del blasonato Photoshop.
I due programmi hanno modi diversi di svolgere le stesse funzioni ma quello che si può ottenere con Photoshop è ottenibile anche con Gimp.
Il settore dove Photoshop resta superiore a Gimp è quello del 3D. Mancano infatti in Gimp le funzionalità di gestione di oggetti tridimensionali. Per il resto, ovvero ritocco immagini e disegno, le funzionalità sono assolutamente comparabili e Gimp, ormai stabile e ricco di effetti, è un'ottima scelta come strumento di lavoro anche per un professionista.
Proviamo a confrontare le diverse modalità dei due software.
Barra degli strumenti
Qui troviamo i principali strumenti di disegno, selezione, campionatura colore, creazione tracciati, trasformazione, gradienti. Le icone e il loro comportamento sono molto simili tra i due programmi.
Barra contestuale
Ogni strumento ha dei parametri da regolare per ottimizzarne le prestazioni. In Photoshop è solitamente nella parte superiore, sotto il menu, mentre in Gimp è inglobata nella barra strumenti.
Menu
Il menu superiore contiene tutti i comandi principali, dall'apertura al salvataggio, dalla stampa alle preferenze, nonché filtri, regolazione dei parametri dell'immagine come colore, tonalità e contrasto, gestione della selezione e dei livelli.
Filtri
I due programmi hanno una serie di filtri base che è ampliabile con altri scaricati da Internet purché del formato giusto.
Livelli
Entrambi programmi gestiscono i livelli. Alcune funzioni come le modalità di fusione di Photoshop non sono presenti in Gimp ma si possono ottenere tramite filtri aggiuntivi.
Maschere
Funzionano nei due programmi allo stesso modo.
Pennelli, riempimenti, sfumini, strumenti scherma e brucia e sfumature
Gli strumenti hanno una icona ed un comportamento simile Pennelli e sfumature sono editabili sfruttando le apposite finestre. I pennelli in formato ABR del Photoshop sono utilizzabili anche in Gimp.
Correzione immagine
I livelli delle tonalità, le curve. Il bilanciamento colore e la regolazione di saturazione, luminosità e contrasto hanno pannelli di controllo molto simili e permettono un buon livello di intervento sulle piccole e medie imperfezioni delle immagini. Problemi consistenti vanno trattati comunque con più strumenti e filtri.
Tracciati
Entrambi i programmi permettono di creare curve di Bezier, di modificarle e poi di trasformarle in disegno scegliendo punta e colore per il tracciato.
Fotoritocco
Gli strumenti per il fotoritocco come selezione, timbro e pennello correttivo hanno un funzionamento simile e compiono in entrambe i programmi un buon lavoro. In Gimp vi sono dei filtri che ne estendono le potenzialiità.
Salvataggio e lettura
I formati di lettura e salvataggio dei due programmi sono molti. Gimp gestisce il formato PSD nativo di Photoshop sia in lettura che in scrittura.
In conclusione non esiste una solida motivazione per preferire Photoshop a Gimp se non l'abitudine e la convinzione, non troppo fondata, che Photoshop rappresenti lo standard. In realtà ormai il software Open Source ha raggiunto livelli di stabilità e di efficienza tali da poter competere con buona parte del software commerciale. Programmi come Gimp e Inkscape nel settore della grafica ed Open Office in quello dell'ufficio ne sono un valido esempio.
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