Mosca, il cuore della Russia
Mosca metropoli moderna
Mosca, con i suoi 9 milioni di abitanti censiti, più un numero imprecisato di clandestini, è la città più popolata dello stato russo ed è anche la più grande. Il diametro dell’anello di circonvallazione più esterno della città è lungo ben 40 Kilometri. Mosca è costruita per stratificazioni circolari successive attorno al Cremlino ed alla piazza Rossa, cuore della città.
Tre anelli: bulvar, sadovij ed autostradale racchiudono la storia della città sul fiume Moscova. Lo sviluppo urbanistico non è stato lineare come a San Pietroburgo, qui nuovo e vecchio, antico e moderno coesistono ad ogni angolo di strada. Piccole chiese incastonate tra palazzi recentissimi, ricordi del passato prossimo e remoto convivono a volte con esiti di dubbio gusto ma rendono Mosca più viva, più reale della bellissima ma forse un po’ troppo pretenziosa San Pietroburgo.
Mosca è in continuo sviluppo, la sua periferia è un immenso cantiere e i suoi dintorni vedono l’edificazione delle ville dei nuovi ricchi. L’aria che vi si respira è diversa da quella della città sul Baltico, Mosca è la capitale degli affari. Certo anche qui, per le strade o davanti alle stazioni del metrò si incontrano gli immancabili venditori improvvisati ma il livello di vita sembra sensibilmente più alto anche se forse risalta con maggior forza il divario tra chi sopravvive a stento e chi invece è riuscito a entrare nel grande “business”. Il cuore della città, si diceva, è il Cremlino, con le sue splendide chiese dalle cupole d’oro, e la piazza Rossa con l’incredibile sagoma di San Basilio dai colori e dalle forme che sembrano appena usciti da un libro di favole.
Mosca è la capitale di oggi, moderna, veloce, forse più occidentale della sua rivale del nord nel modo di pensare e di vivere. Città dove la vita è cara, dove i negozi di stile occidentale compaiono qua e là rendere ancora più evidente e stridente il contrasto tra la Russia che era e quella che sarà. Qui le vestigia del potere sovietico, anche da un punto di vista urbanistico, si sono rivelate più pesanti che a San Pietroburgo e meno tollerate. Se i suoi abitanti potessero cancellare tutti i simboli del regime lo farebbero volentieri, ma non potendo tacciono e decretano una damnatio memoriae del loro recente passato. La denominazione delle vie e delle stazioni del metrò è stata in continuo cambiamento nel periodo dopo la fine dell'Urss. Da un giorno all’altro venivano recuperati vecchi nomi dell’epoca zarista ed eliminati quelli legati a personaggi e fatti del periodo sovietico. Molto particolari gli interni delle stazioni del metrò abbelliti da mosaici, vetrate, marmi che rappresentano la storia russa e sovietica in un’enorme e ridondante “biblia pauperum” laica. Sosta obbligatoria nei dintorni di Mosca è Zagorsk (Sergjejev Posad), prima tappa per il giro dell’Anello d’oro. Zagorsk, il Vaticano russo, è la sede del Patriarcato di Mosca. Splendida cittadella fortificata è ricca di pregevoli testimonianze artistiche, in particolare di Rubliov il più grande iconografo russo. Mosca, bella d’estate con i suoi giardini immensi, il Gorkij Park è il più noto, e affascinate d’inverno quando la neve la ricopre come un manto. Mosca con i suoi mercati e mercatini più o meno improvvisati, ma sempre suggestivi come il famosissimo Ismailovo. In questa città è il cuore della Russia, qui si gioca il destino, non solo politico, della grande madre Russia.
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