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Vittoria?

Il crollo del consenso

Esultate genti, esultate! Il PD inneggia roboante alla vittoria. Male l’affluenza, glissano al vertice, ma l’importante è che hanno asfaltato tutti. Definire un male minore l’affluenza credo che sia pericoloso oltre che vanaglorioso. In Emilia ha votato solo il 37,7% degli aventi diritto.

Se anche il PD avesse preso tutti i voti, non avrebbe la maggioranza degli elettori dalla sua parte. Quindi il PD governerà con una esigua percentuale di voti dati dai fedelissimi di Renzi che non rappresentano però il volere della maggioranza effettiva. Si sa che questo è il bello della democrazia: tutti possono votare e chi rinuncia offre la vittoria su un piatto d’argento a chi partecipa. Sta di fatto che se più del 60% degli elettori decide di non esercitare il diritto di voto è perché non è soddisfatto dai candidati in lizza. Questo dovrebbe porre qualche piccolo problema alla dirigenza di tutti i partiti. Trovo poi infantile dire che le regionali non sono un test per il governo, visto come sono andate, mentre le europee erano la conferma che il popolo italiano adorava Renzi… Quello che risulterebbe chiaro anche ad un cieco è che l’attuale leadership, non solo del PD, non convince nessuno. Quel che gli italiani volevano davvero era un cambio di musica, invece è stato cambiato solo il musicista. Sostituire volti noti con giovani di bell’aspetto non è la soluzione ai problemi del paese. Quello che veniva chiesto era un cambio non tanto generazionale quanto di prospettiva. Gli italiani, mi pare chiaro, non sopportano più i sotterfugi gattopardeschi, vogliono vere novità. In questo anche Grillo ha fallito, la protesta ormai lo ha sommerso. Siamo di fronte ad una crisi epocale, non solo economica. Se l’attuale classe dirigente non sarà in grado di imprimere una svolta politica reale, credo che alle prossime elezioni le percentuali saranno ancora più basse e che a quel punto parlare ancora di democrazia sia solo un gioco di parole. Il rifiuto del voto è una dichiarazione di sfiducia del popolo che si è reso conto che il potere gli è stato scippato…

 

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