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Scuola e democrazia

Il diritto allo studio

Quel che sta succedendo in molte città d’Italia è una sceneggiata indegna di un paese civile e democratico. Il diritto all’istruzione è uno dei diritti fondamentali in una democrazia. Mentre si discute del porcellum italicum e si inneggiano peana alla ripresa dell’economia (avvertita peraltro solo nelle alte sfere ma non dai normali ignari cittadini), i nostri bambini vedono minato un loro diritto fondamentale. Da settimane ormai la pulizia in molte scuole è ridotta al minimo, tanto da rischiarne la chiusura per condizioni igieniche precarie. Di chi è la colpa? Bella domanda!

In Italia la colpevolezza non è mai provata né provabile. Da un lato c’è il Ministero che assegna gli appalti alle ditte di pulizia. Dall’altra le ditte di pulizia. Nel mezzo c’è chi nella scuola lavora e studia. Maestri e bambini sono costretti a fare lezione tra polvere e sporcizia, bagni non lavati quotidianamente ma spesso nemmeno settimanalmente. Cosa dobbiamo aspettare per veder cambiare la situazione, che un bambino venga preso da un attacco d’asma fatale oppure che qualcuno scivoli nei bagni sporchi e viscidi? Se è il Ministero a non aver rispettato gli accordi economici che provveda al più presto, eventualmente tagliando le spese di pulizia di Parlamento e Ministeri se non riesce a trovare i soldi altrove. Meglio sia sporco il Parlamento piuttosto che una scuola elementare! Se invece sono le ditte a non rispettare gli accordi che vengano immediatamente sollevate dall’incarico e trovati dei sostituti. La situazione sta diventando insostenibile e francamente trovo grottesco ascoltare i proclami sulla diminuzione delle tasse e al contempo assistere al taglio dei servizi primari. Scuole sporche perché senza soldi, trasporti pubblici rincarati a corse ridotte… Bisogna finirla con le dichiarazioni illusorie e falsamente consolatorie degne di una dittatura ed essere chiari nel descrivere la situazione e le prospettive reali, se non altro per rispetto dei cittadini. Quando la realtà si discosta in modo così lampante dai discorsi dei politici c’è qualcosa che non funziona. E se i politici continuano ad ignorare lo scollamento e a far finta di nulla, le prospettive per il futuro sono davvero tristi.

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